Napoli, 30 maggio 2012 – A far scattare l’allarme, è stato il caso delle liquidazione di 800mila euro extra-contrattuali concessi ad un’azienda di Marcianise, il cui titolare è finito recentemente indagato per concorso esterno in associazione camorristico. E poi c’è l’infinito capitolo delle spese “folli”: dal servizio di lavanderia, circa 25mila euro, alle auto blu (una cinquantina quelle in servizio alla ‘Asl Ce 1) alle spese per il nucleo di valutazione, con componenti che vengono da Abruzzo e Molise, con costi di 700 euro al giorno. Sono questi dati eloquenti della “malasanità made in Caserta” emersi durante la conferenza stampa bipartisan indetta dal presidente del Consiglio Regionale della Campania, Paolo Romano, sul tema “le difficoltà e le problematiche nel governo della sanità in provincia di Caserta”. “Per troppi anni il sistema sanità della provincia di Caserta- ha sottolineato ancora Romano- è stato cristallizzato a causa della presenza di persone che, indipendentemente dai manager e del vento politico, con le loro scelte, hanno determinato eventi e processi”. “Questi comportamenti”, ha aggiunto il presidente del Consiglio Regionale della Campania- “ non sempre hanno avuto come risultato quello di favorire il sistema assistenziale così come dimostrano le tante vertenze che, in questi anni, hanno rallentato la crescita della sanità a Caserta”.
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